15.09.2025

Trust esteri: dividendi o capital gain? L’Agenzia chiarisce i confini fiscali nella Risposta n. 144/2025

Con la recente risposta a interpello n. 144/2025, l’Agenzia delle Entrate ha affrontato il trattamento fiscale di un trust maltese, con specifico riferimento alla tassazione dei dividendi e delle plusvalenze derivanti da partecipazioni in società italiane.

In particolare, l’Amministrazione ha escluso l’applicabilità dell’aliquota ridotta dell’1,20% prevista dall’art. 27, comma 3-ter, del DPR 600/1973 per i dividendi percepiti da soggetti esteri, in quanto il trust – pur fiscalmente equiparato a una società a Malta – non possiede la forma giuridica societaria richiesta dalla normativa italiana.

Al contrario, viene riconosciuto al medesimo trust il diritto a beneficiare dell’esenzione da imposizione sulle plusvalenze (ex art. 5, comma 5, D.lgs. 461/1997), in quanto residente in uno Stato incluso nella white list e soggetto passivo d’imposta.

L’intervento dell’Agenzia evidenzia un’importante distinzione tra la tassazione dei flussi reddituali e quella dei redditi da cessione, con ricadute rilevanti in termini di pianificazione fiscale.

Alla luce di tali considerazioni, potrebbe risultare fiscalmente più efficiente puntare su una strategia di capitalizzazione e cessione delle partecipazioni piuttosto che sulla distribuzione dei dividendi.

Un caso che richiama l’importanza di un’analisi preventiva attenta alle sfumature normative e al coordinamento tra ordinamenti tributari internazionali.

I nostri professionisti rimangono a disposizione per chiarimenti



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